Se lʼArte puó erodere le barriere fuori e dentro il soggetto, essa ha anche la facoltá, e forse la responsabilità, di erigere “ponti”: fra culture, fra persone, fra le multiformi ed infieri sfaccettature dellʼio, fra azioni e desideri. Dipingo per edificare questi ponti, per trovare nellʼArte un linguaggio transculturale che contrasti il nostro essere mondi impenetrabili e crei un tessuto connettivo che ci aiuti a “vedere” immagini di noi stessi e degli altri e a comunicare oltre lo spazio e il tempo, oltre le lingue e i costrutti assiomatici, oltre i pregiudizi e le veritá contraffatte, oltre gli “screen” alienanti. Perchè le sole verità in cui credo sono i frammenti, non le narrative totalizzanti, la differenza e non l’essenza. Le verità non possono mai sottrarsi alle coscienze e alle loro “lenti” sono asservite. Condizionate dagli occhi di chi guarda e condizionandoli a sua volta, per poi cambiare. Indefinitamente. All’arte, e solo ad essa, il compito di liberarci, e ricomporre questi frammenti di verità in una universalità senza tempo.
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If Art can erode barriers outside and inside the subject, it also has the faculty, and perhaps the responsibility, to erect “bridges”: between cultures, between people, between the multiform facets of the ego, between actions and desires. I paint to build these bridges, to find in Art a transcultural language that contrasts our impenetrable worlds and creates a “connective energy”. A bridge that allows us to communicate, perhaps for a brief moment, beyond languages and cultural constructs, beyond narrow, biased perspectives, beyond alienating “screens”. The truths I believe in are neither grand narratives, nor unifying essences. I seek variance, fragments. Truths are not separable from the perceiving conscience and thus never “free” from its lens. They are always conditioned by the eyes of the beholders and conditioning them in turn, and then changing again. Indefinitely.
I believe Art, and art alone, should claim the task of reassembling these fragments of truth in a timeless universality and, ultimately, set us free.
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